«Benedite, angeli del Signore, il Signore, / lodatelo ed esaltatelo nei secoli. // Benedite, cieli, il Signore, / lodatelo ed esaltatelo nei secoli» (Dn 3,58-59).
«Sì, mio rifugio sei tu, o Signore!”. / Tu hai fatto dell’Altissimo la tua dimora: / non ti potrà colpire la sventura, / nessun colpo cadrà sulla tua tenda. / Egli per te darà ordine ai suoi angeli / di custodirti in tutte le tue vie. / Sulle mani essi ti porteranno, / perché il tuo piede non inciampi nella pietra» (Sal 91,9-12)
«Benedite il Signore, angeli suoi, / potenti esecutori dei suoi comandi, / attenti alla voce della sua parola» (Sal 103,20).
«Lodate il Signore dai cieli, / lodatelo nell’alto dei cieli. / Lodatelo, voi tutti, suoi angeli, / lodatelo, voi tutte, sue schiere» (Sal 148,1-2)
Ci racconta frate Leone che «Il beato Francesco due anni prima della sua morte fece nel ‘‘luogo’’ della Verna una quaresima a onore della beata Vergine Madre di Dio e del beato Michele Arcangelo, dalla festa dell’Assunzione di santa Maria Vergine fino alla festa di san Michele di settembre; e scese su di lui la mano del Signore: dopo la visione e le parole del Serafino e l’impressione delle stimmate di Cristo nel suo corpo, [...] Il beato Francesco scrisse di sua mano questa benedizione a me, frate Leone: “Il Signore ti benedica e ti custodisca; mostri a te il suo volto e abbia misericordia di te. Rivolga il suo volto verso di te e ti dia pace. Il Signore benedica te, frate LeTone”» (con un bel T di tau benedicente in mezzo al nome di Leone!).
Francesco credeva veramente nell’esistenza degli angeli. Del resto erano presenti nella Parola di Dio, li trovava nei Salmi che pregava: perché dubitare della Scrittura?