sabato 12 luglio 2014

Il sapiente gondoliere - articolo per "Lungo la strada"


Articolino pubblicato su "Lungo la strada. Portavoce tra le persone che la strada scout hanno vissuto", giugno 2014, Noventa Padovana. Si ringrazia il sig. Gaetano Franceschini per aver sollecitato l'articolo per la loro rivistina degli Scout Adulti di Padova.

Scivolano silenziosi sul pelo dell’acqua. La distanza dall’isola è tale che non permette nemmeno di sentire lo sciabordio nell’acqua della pagaiata regolare. In gruppo ordinato si muovono con regolarità da est a ovest, noncuranti delle massicce ‘bricole’ che punteggiano il profilo lagunare. Loro, talmente leggeri, possono persino evitare le vie d’acqua obbligate e rovinate da motoscafi o battelli volgarmente veloci.

Il gruppo rallenta, sosta… forse qualche foto, forse qualche informazione, forse una parola della ‘guida’ per dare ‘contenuti’ all’avventura in corso…

foto da internet


Dalla riva meridionale dell’isola di San Francesco del Deserto – laguna nord di Venezia – l’occhio dell’osservatore ad un certo punto deve assottigliarsi perché il riflesso del sole sullo specchio d’acqua diventa accecante, mentre il gruppo di kayak attraversa fiducioso e fluido le acque che li separano dall’isola di Burano.

Quando poi puntano verso l’eremo francescano, il manipolo di argonauti in erba comincia a definirsi nel numero e nell’identità.

E’ il reparto scout che non ti aspetti! Scout con le infradito, altro che scarponi pesanti e calzettoni e zainoni!

Per chi ha incrociato centinaia di divise variopinte in pianura o in quota… una sorpresa! Del resto, poteva essere altrimenti? Scout lagunari potranno ben approfittare della meraviglia d’ambiente nel quale sono ‘nati’ per vivere lo scoutismo a modo loro… acquatico!

I frati francescani dell’isola mi raccontano che di scout ne passano tanti al Deserto: i più arrivano comunque con gli scarponi etc etc etc traghettati da ‘fra Caronte’ col ‘topo’ da Burano… ma qualche reparto arriva pure in kayak. Una visita veloce, oppure una bella uscita di fine settimana, con tanto di tende e campo sotto le stelle e in barena, tra ‘sorella luna’ luminosa, silenzi ancestrali, mormorio leggero di acqua che cresce e scende con le maree (… e un fuocherello in rigorosa sicurezza per non invitare “nel cerchio” indesiderate ‘pantegane’!).

La bella stagione è ormai iniziata: visite così continueranno fino all’inizio dell’autunno, con la benedizione del cielo e di san Francesco che – pure lui – aveva amato queste briciole di laguna, tornato dal suo viaggio in oriente: luoghi talmente belli e sereni che – secondo il biografo – lo invitarono alla preghiera con il compagno di viaggio… E quando qualche volatile volle partecipare alle lodi con il suo cinguettio, Francesco li invita al silenzio per un po’, per non distrarlo dalla prece… al termine della quale concede loro di esprimere le lodi all’Altissimo a modo loro, e compiacendosi di questo.

I giovani scout, dopo un pomeriggio di preghiera e meditazione, riprendono il largo silenziosamente fendendo l’acqua con i fragili gusci.

In laguna briciole di vangelo e spiritualità. Ne avevo già avuto conferma…
gondole in darsena/squero - foto da internet
Un mio caro amico, vero veneziano con ancora il mare ed il salso della laguna nelle vene, mi fece notare una volta come tutta l’eleganza di una gondola sull’acqua derivava da quella sua struttura curva, asimmetrica e deforme ben osservabile solo con l’imbarcazione in secca sullo ‘squero’. «È solo quando sale il gondoliere e comincia a vogare che la barca si ‘raddrizza’ ed è governabile!...» - diceva con gusto, svelando così lo stupore ed il segreto ad un ‘povero’ veneziano di terraferma (‘campagne!’) come me. E forse non sapeva di aver descritto una parabola della vita di ogni battezzato, che pur nei propri limiti e storture personali sa di trovare in Dio il sapiente gondoliere capace di portare al largo, verso nuove isole, la propria fragile ma unica esistenza.

fr. Andrea Vaona ofmconv


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