lunedì 11 aprile 2022

#lecosedellascuola - 4 - LO SCANCELLINO

L'oggetto in foto può essere a buon ragione chiamato la "bacchetta magica" di ogni studente degli anni '70 e forse anche '80.

Si diventava grandi verso la 3' elementare passando dalle matite o biro (quando ammesse) alla penna stilografica.

Prima era canotto e calamaio e pennini... ma di questo magari ne riparleremo o ne riparlerà chi li ha usati!

Con la stilografica (in genere Pelikan o similari) si faceva pure esercizio di bella calligrafia. Guai a farle cadere, che i pennini si piegavano e addio scrittura!

E pure quando la penna scivolava bene sulla carta a righe o quadretti ecco che l'errore ortografico di distrazione era sempre in agguato: una "h" mancante, una doppia orfana... Oppure (peggio!) un calcolo di una divisione o moltiplicazione che non tornava...

Accortisi del pasticcio... depressione! Prendi la gomma, magari quella blu da macchina da scrivere, e gratta gratta, sperando di non fare il buco: la tragedia irrevocabile.

E poi arrivò lui: lo SCANCELLINO. Perché così era chiamato: perché la gomma cancellava, ma lui SCANCELLAVA tutto e senza buchi! Uso rafforzativo della "S" privativa

Per carità, un po' di abilità nell'uso dell'attrezzo magico bisognava pure acquisirla con pazienza, ma col tempo di potevano fare capolavori di copisteria.

E scopro oggi con voi che pure il Vocabolario TRECCANI si è arreso all'evidenza dell'uso popolare del verbo, senza citare però il magico bastoncino bifronte per il quale la PELIKAN forse avrebbe dovuto vincere un Nobel per la pace nelle Scuole (https://www.treccani.it/vocabolario/scancellare).

In fondo, andare da Benetta in via Cavallotti, oppure dalla Luciana in via Gozzi, o da Bosio in via Piave e comprare il SUPER PIRAT PELIKAN (e magari qualche cartuccia di inchiostro blu Pelikan) era come per Harry Potter andare da Olivander a Diagon Alley prendere la bacchetta magica!

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link: 
https://www.facebook.com/photo?fbid=10222419758150927&set=gm.10158435814941861

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