giovedì 25 dicembre 2025

IL GRANDE PATRONO - editoriale - Il “dono nascosto” di papa Francesco nel Natale del Giubileo che si compie.

Il “dono nascosto” di papa Francesco nel Natale del Giubileo che si compie.

Questo Natale non è un Natale come gli altri. È la festa che celebriamo nel pieno dell'Anno Santo, il Giubileo della Speranza inaugurato dal nostro amato papa Francesco nella notte tra il 24 e il 25 dicembre 2024. Eppure, a rendere questo evento ancora più singolare, si aggiunge un vuoto significativo: è il primo Natale che la Chiesa vive senza la presenza profetica papa Francesco.

La sua assenza si fa sentire particolarmente sentita, proprio nel cuore di un evento che lui stesso ha preparato con la Bolla Spes non confundit. Ora la prova per la Chiesa - e per ogni credente - è quella di non indugiare nella nostalgia, bensì di far fiorire il seme della speranza e della concretezza che Bergoglio ha seminato con tanta passione.

Il Giubileo, per sua natura, è un tempo di grazia e perdono, un invito a rianimare la speranza. E se guardiamo al Natale, la Porta Santa spalancata trova il suo eco più profondo nella Grotta di Betlemme, dove la Speranza si è fatta carne. Francesco ci ha insegnato che questa Speranza non è un sentimento vago, ma una forza che non tollera la pigrizia, che esige il coraggio di anticipare il Regno di Dio con la nostra responsabilità e compassione.

Non a caso, il tema cardine del Giubileo – la speranza – si lega indissolubilmente a uno dei temi forti del magistero di papa Francesco: i poveri. Per lui, «non è veramente Natale senza i poveri». Il Giubileo della Speranza deve tradursi in un “Giubileo della Carità”, altrimenti rischia di diventare una "festa sentimentale o consumistica", come ci ammoniva.

C’è però un dono “nascosto” tra i tanti che ci ha lasciato papa Francesco. Nel 2017 ha istituito la Giornata Mondiale dei Poveri da viversi verso la fine dell’anno liturgico. L’intento: «Questa nuova Giornata Mondiale diventi un richiamo forte alla nostra coscienza credente affinché siamo sempre più convinti che condividere con i poveri ci permette di comprendere il Vangelo nella sua verità più profonda. I poveri non sono un problema: sono una risorsa a cui attingere per accogliere e vivere l’essenza del Vangelo». Il 16 novembre 2025 si celebra la nona edizione, con la benedizione di papa Leone XIV che prosegue questa bella iniziativa di Bergoglio. Ebbene, a molti non è sfuggito che sin dalla prima edizione il messaggio di questa giornata è sempre stato promulgato il 13 giugno, memoria di Sant’Antonio di Padova. E dal 2023 il messaggio specificava: «13 giugno 2023, Memoria di Sant’Antonio di Padova, patrono dei poveri».

Ringraziamo papa Francesco per questo dono così caro per noi devoti del Santo. Una sottolineatura bellissima, che viene a certificare in modo magisteriale quanto era già ovvio nel sentimento e nella vita di tante persone. Antonio patrono dei poveri, sia per il suo agire in loro favore quando era in vita, sia per la meravigliosa carità che – suscitata in nome del Santo – permette sempre di soccorrere tantissime situazioni di indigenza, materiale e spirituale.

fr. Andrea V.

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