Appunti per La Settimana News sul Centenario francescano
Festeggiare importanti traguardi centenari di persone illustri o di santi è sempre occasione di gioia. Farlo seriamente è anche cosa impegnativa. Ancora più se il santo da celebrare in vita si era espresso così: «Perciò è grande vergogna per noi, servi di Dio, che i santi hanno compiuto le opere e noi vogliamo ricevere gloria e onore con il solo raccontarle» (Ammonizione VI : FF 155). Le parole sono di san Francesco d’Assisi, del quale il 4 ottobre 2026 si celebreranno gli 800 anni dal giorno di quella morte che lui stesso chiamò Sorella (Cantico di Frate Sole), e che i suoi frati e amici spirituali tradizionalmente chiamano “Transito” da questa vita a quella eterna, intendendo pertanto che “Francesco è ancora vivo” con la sua eredità spirituale. Pertanto il 4 ottobre di questo 2025 inizia l’anno decisivo che ci porterà all’ottavo centenario dalla morte, in Assisi, presso la nota “Porziuncola” in Santa Maria degli Angeli.
Parole
preziose quelle di Francesco e sempre più conosciute: è bello considerare
infatti che questo è il primo centenario francescano vissuto dopo l’esperienza
felicissima – scaturita dalla riforma della Vita Consacrata voluta dal Vaticano
II – della produzione e diffusione delle Fonti
Francescane (prima edizione 1977, l’ultima del 2011), la raccolta degli
scritti di Francesco e delle sue biografie (nonché quelli e quelle di santa
Chiara d’Assisi) fino al primo secolo di storia francescana. Opera fondamentale
per far tornare religiosi, studiosi, credenti e non alla diretta conoscenza dei
testi originali, valorizzandone lo spessore storico-spirituale e facendo cadere
alcuni monopoli di testi devozionali che si erano attestati negli ultimi
secoli.
Un ottavo
centenario carico di attese, dunque. Ma che si deve riconoscere essere stato
pensato e preparato con cura, forse anche per evitare il rimprovero succitato
di san Francesco “nel cercare gloria e
onore nel solo raccontare” le gesta del Santo di Assisi, noto in ogni parte
del mondo, cristiano o laico. Ultimamente anche per lo stupore e impegno di un
religioso gesuita divenuto papa, che ha scelto di interpretare il proprio
pontificato nel nome ed esperienza di san Francesco (cosa notoriamente mai
accaduta prima!).
Le Famiglie
Francescane hanno creduto bene di creare un itinerario di avvicinamento al
centenario del 2026, affinché l’attenzione non fosse fissata solo sulla morte
del santo, ma anche su alcune tappe significative che hanno preceduto l’evento
culmine di un’esperienza profonda di sequela
Christi quale quella vissuta da Francesco d’Assisi. Ne è nata una proposta
pregevole anche pastoralmente di cui è testimone il sito web centenarifrancescani.org: “2023-2026: Un centenario articolato e
celebrato in diversi centenari”. La scansione degli eventi vissuti da
Francesco negli ultimi anni di vita ha permesso di evidenziare le tappe:
1223/2023: 800 anni della Regola Bollata e del Natale di Greccio; 1224/2024:
800 anni dall’esperienza mistica delle Stimmate ricevute da Francesco a La
Verna; 1225/2025: 800 anni dalla composizione (in più fasi!) del Cantico delle
Creature; 1226/2026: 800 anni “della Pasqua” di Francesco.
La proposta
è stata davvero occasione per creare un ottimo contesto e cornice di
approfondimenti e attualizzazioni sul significato spirituale e storico dei vari
eventi che hanno caratterizzato gli ultimi anni di vita dell’assisiate. Il sito
web citato è testimone di tanta documentazione e cronache di eventi vissuti in
questi anni, ma non è davvero esaustivo. Stiamo parlando infatti di un evento
“planetario” vista la presenza di tante espressioni del carisma francescano
(istituzionali o spontanee) diffuse in tutto il mondo.
I cinque
centenari hanno fatto parte di un unico progetto tematico, che si è sviluppato gradualmente
e armonicamente secondo la cronologia degli eventi celebrati. I temi chiave
proposti per la celebrazione dei centenari sono stati considerati da molteplici
prospettive, presenti in ogni celebrazione, che nello specifico si sono
riferiti alla dimensione teologica (Il
nostro essere in Cristo), antropologica (Il nostro essere fratelli e sorelle), ecclesiologica (Il nostro essere in comunione) e testimoniale
(Il nostro essere nel mondo).
Le basi
teologiche di riferimento sono stati i documenti del magistero della Chiesa
letti nella prospettiva carismatica francescana. La celebrazione dei centenari è
diventata un’occasione propizia per sostenere, come Famiglia Francescana, la
riforma ecclesiale che Papa Francesco ha portato avanti nel suo pontificato. La
celebrazione dei centenari ha avuto fondamentalmente lo scopo e la finalità di
orientare con decisione lo sguardo verso il futuro e di rafforzare
carismaticamente l’identità francescana.
Per chi
desiderasse recuperare il percorso con una lettura limpida e profonda si
potrebbe suggerire l’agile testo del francescano Pietro Maranesi, La via di Francesco, (EMP).
Apprezzabile
anche sottolineare che il centenario di cui parliamo avviene in un contesto
socio religioso che vede per la prima volta nella storia francescana (tolto il
ben noto fenomeno della soppressione degli ordini religiosi nel XVIII-XIX sec.)
una forte contrazione numerica della presenza istituzionale in tutto il mondo.
Questo fenomeno ha prodotto cammini di umiltà e non-autosuffcienza, risaldando
percorsi identitari tra le famiglie del cosiddetto “Primo Ordine” (OFM, OFM
Conv, OFM Capp, TOR), quelle del “Secondo Ordine” (OSC, Clarisse) e del “Terzo
Ordine” oggi correttamente noto come Ordine Francescano Secolare (OFS) insieme
al vasto universo di istituti religiosi femminili di vita attiva di carisma
francescano…
In Italia
il centenario è stato avvertito con attenzione ed entusiasmo anche nel contesto
più propriamente laicale: l’importanza di san Francesco per la storia patria è
considerato indiscusso. Un po’ anche per (l’infelice?) assioma: san Francesco, “il più santo degli italiani
e il più italiano dei santi”, coniato in occasione dell’attribuzione al
santo assisiate del titolo di Patrono d’Italia (1939). Probabilmente anche per il
fatto che l’istituzione scolastica nazionale almeno da un secolo propone –
piaccia o meno – il testo del Cantico di
Frate Sole o Cantico delle Creature
tra le prime pagine delle antologie di letteratura italiana quale primo esempio
di poesia in volgare italico.
Nella
sostanza ecco nascere nel 2023 per volere del Governo il “Comitato nazionale per la celebrazione dell’ottavo centenario della
morte di san Francesco di Assisi”, presieduto dal noto poeta e scrittore
Davide Rondoni. Il comitato (ben rappresentato da tanti esperti e figure di
spicco) ha lavorato con impegno e passione in una multiforme attività culturale
e istituzionale: il tutto è tutto ampiamente documentato nel sito web sanfrancesco800.cultura.gov.it. In
particolare i grandi progetti: “Assicurare
la memoria”, “Francesco nel Mondo”, “Francesco nel Giubileo”, “Cammino di
Francesco”, “Sculture-Nuovi segni”, “Francesco ed i giovani”.
“Dono” del
Governo (per i più inatteso) proprio in questi ultimi giorni – e caldeggiato
dal comitato stesso – quello di far tornare il 4 ottobre giorno di Festa
nazionale (come lo era fino al non lontanissimo 1977). Se ne avrà percezione
dal 2027, visto che il 4 ottobre 2026 cadrà di domenica.
Quest’anno
in preparazione al centenario del 2026 sarà anche un tempo prezioso per godere
di tanti contributi che vengono proposti da più voci: già in questi giorni si
moltiplicano le uscite editoriali di testi su san Francesco da parte di laici
(Barbero[1],
Cazzullo[2]), frati
(Fusarelli ofm[3],
Salonia ofm capp[4]),
sacerdoti (Epicoco[5])…
e papi! (papa Francesco[6]).
È comunque
ancora san Francesco a metterci nell’unica, corretta ed autentica prospettiva
per “vivere” il ricordo della sua “morte”. Il segreto della sua preziosa e
altissima esperienza umana e spirituale scaturisce anche dalle ultime parole
consegnate ai frati che lo attorniavano nel letto del dolore fisico e della
morte quel 3 ottobre 1226: “Io ho fatto
la mia parte; la vostra, Cristo ve la insegni!” (San Bonaventura da
Bagnoregio, Leggenda Maggiore di San
Francesco d’Assisi, XIV,3 : FF 1239).
fr. Andrea Vaona ofm conv, Assistente OFS Veneto
[1]
Alessandro Barbero, San Francesco, Editori Laterza.
[2]
Aldo Cazzullo, Francesco. Il primo italiano, Harper
Collins.
[3] Massimo Fusarelli, Francesco d’Assisi. Una vita inquieta, Rizzoli.
[4] Giovanni Salonia, In nuda e santa terra. L’incontro con sorella morte, San Paolo
Edizioni.
[5]
Luigi Maria Epicoco, Francesco e Chiara. La gratitudine di un
uomo e la rivoluzione di una donna, Edizioni Messaggero Padova.
[6]
Papa Francesco, Il mio San Francesco. Colloquio con il Card.
Marcello Semeraro con una Lettera di papa Leone XIV, Edizioni
Messaggero Padova.
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