domenica 5 ottobre 2025

Centenario francescano - articolo per "Settimana News"


 Appunti per La Settimana News sul Centenario francescano

Festeggiare importanti traguardi centenari di persone illustri o di santi è sempre occasione di gioia. Farlo seriamente è anche cosa impegnativa. Ancora più se il santo da celebrare in vita si era espresso così: «Perciò è grande vergogna per noi, servi di Dio, che i santi hanno compiuto le opere e noi vogliamo ricevere gloria e onore con il solo raccontarle» (Ammonizione VI : FF 155). Le parole sono di san Francesco d’Assisi, del quale il 4 ottobre 2026 si celebreranno gli 800 anni dal giorno di quella morte che lui stesso chiamò Sorella (Cantico di Frate Sole), e che i suoi frati e amici spirituali tradizionalmente chiamano “Transito” da questa vita a quella eterna, intendendo pertanto che “Francesco è ancora vivo” con la sua eredità spirituale. Pertanto il 4 ottobre di questo 2025 inizia l’anno decisivo che ci porterà all’ottavo centenario dalla morte, in Assisi, presso la nota “Porziuncola” in Santa Maria degli Angeli.

Parole preziose quelle di Francesco e sempre più conosciute: è bello considerare infatti che questo è il primo centenario francescano vissuto dopo l’esperienza felicissima – scaturita dalla riforma della Vita Consacrata voluta dal Vaticano II – della produzione e diffusione delle Fonti Francescane (prima edizione 1977, l’ultima del 2011), la raccolta degli scritti di Francesco e delle sue biografie (nonché quelli e quelle di santa Chiara d’Assisi) fino al primo secolo di storia francescana. Opera fondamentale per far tornare religiosi, studiosi, credenti e non alla diretta conoscenza dei testi originali, valorizzandone lo spessore storico-spirituale e facendo cadere alcuni monopoli di testi devozionali che si erano attestati negli ultimi secoli.

Un ottavo centenario carico di attese, dunque. Ma che si deve riconoscere essere stato pensato e preparato con cura, forse anche per evitare il rimprovero succitato di san Francesco “nel cercare gloria e onore nel solo raccontare” le gesta del Santo di Assisi, noto in ogni parte del mondo, cristiano o laico. Ultimamente anche per lo stupore e impegno di un religioso gesuita divenuto papa, che ha scelto di interpretare il proprio pontificato nel nome ed esperienza di san Francesco (cosa notoriamente mai accaduta prima!).

Le Famiglie Francescane hanno creduto bene di creare un itinerario di avvicinamento al centenario del 2026, affinché l’attenzione non fosse fissata solo sulla morte del santo, ma anche su alcune tappe significative che hanno preceduto l’evento culmine di un’esperienza profonda di sequela Christi quale quella vissuta da Francesco d’Assisi. Ne è nata una proposta pregevole anche pastoralmente di cui è testimone il sito web centenarifrancescani.org: “2023-2026: Un centenario articolato e celebrato in diversi centenari”. La scansione degli eventi vissuti da Francesco negli ultimi anni di vita ha permesso di evidenziare le tappe: 1223/2023: 800 anni della Regola Bollata e del Natale di Greccio; 1224/2024: 800 anni dall’esperienza mistica delle Stimmate ricevute da Francesco a La Verna; 1225/2025: 800 anni dalla composizione (in più fasi!) del Cantico delle Creature; 1226/2026: 800 anni “della Pasqua” di Francesco.

La proposta è stata davvero occasione per creare un ottimo contesto e cornice di approfondimenti e attualizzazioni sul significato spirituale e storico dei vari eventi che hanno caratterizzato gli ultimi anni di vita dell’assisiate. Il sito web citato è testimone di tanta documentazione e cronache di eventi vissuti in questi anni, ma non è davvero esaustivo. Stiamo parlando infatti di un evento “planetario” vista la presenza di tante espressioni del carisma francescano (istituzionali o spontanee) diffuse in tutto il mondo.

I cinque centenari hanno fatto parte di un unico progetto tematico, che si è sviluppato gradualmente e armonicamente secondo la cronologia degli eventi celebrati. I temi chiave proposti per la celebrazione dei centenari sono stati considerati da molteplici prospettive, presenti in ogni celebrazione, che nello specifico si sono riferiti alla dimensione teologica (Il nostro essere in Cristo), antropologica (Il nostro essere fratelli e sorelle), ecclesiologica (Il nostro essere in comunione) e testimoniale (Il nostro essere nel mondo).

Le basi teologiche di riferimento sono stati i documenti del magistero della Chiesa letti nella prospettiva carismatica francescana. La celebrazione dei centenari è diventata un’occasione propizia per sostenere, come Famiglia Francescana, la riforma ecclesiale che Papa Francesco ha portato avanti nel suo pontificato. La celebrazione dei centenari ha avuto fondamentalmente lo scopo e la finalità di orientare con decisione lo sguardo verso il futuro e di rafforzare carismaticamente l’identità francescana.

Per chi desiderasse recuperare il percorso con una lettura limpida e profonda si potrebbe suggerire l’agile testo del francescano Pietro Maranesi, La via di Francesco, (EMP).

Apprezzabile anche sottolineare che il centenario di cui parliamo avviene in un contesto socio religioso che vede per la prima volta nella storia francescana (tolto il ben noto fenomeno della soppressione degli ordini religiosi nel XVIII-XIX sec.) una forte contrazione numerica della presenza istituzionale in tutto il mondo. Questo fenomeno ha prodotto cammini di umiltà e non-autosuffcienza, risaldando percorsi identitari tra le famiglie del cosiddetto “Primo Ordine” (OFM, OFM Conv, OFM Capp, TOR), quelle del “Secondo Ordine” (OSC, Clarisse) e del “Terzo Ordine” oggi correttamente noto come Ordine Francescano Secolare (OFS) insieme al vasto universo di istituti religiosi femminili di vita attiva di carisma francescano…

In Italia il centenario è stato avvertito con attenzione ed entusiasmo anche nel contesto più propriamente laicale: l’importanza di san Francesco per la storia patria è considerato indiscusso. Un po’ anche per (l’infelice?) assioma: san Francesco, “il più santo degli italiani e il più italiano dei santi”, coniato in occasione dell’attribuzione al santo assisiate del titolo di Patrono d’Italia (1939). Probabilmente anche per il fatto che l’istituzione scolastica nazionale almeno da un secolo propone – piaccia o meno – il testo del Cantico di Frate Sole o Cantico delle Creature tra le prime pagine delle antologie di letteratura italiana quale primo esempio di poesia in volgare italico.

Nella sostanza ecco nascere nel 2023 per volere del Governo il “Comitato nazionale per la celebrazione dell’ottavo centenario della morte di san Francesco di Assisi”, presieduto dal noto poeta e scrittore Davide Rondoni. Il comitato (ben rappresentato da tanti esperti e figure di spicco) ha lavorato con impegno e passione in una multiforme attività culturale e istituzionale: il tutto è tutto ampiamente documentato nel sito web sanfrancesco800.cultura.gov.it. In particolare i grandi progetti: “Assicurare la memoria”, “Francesco nel Mondo”, “Francesco nel Giubileo”, “Cammino di Francesco”, “Sculture-Nuovi segni”, “Francesco ed i giovani”.

“Dono” del Governo (per i più inatteso) proprio in questi ultimi giorni – e caldeggiato dal comitato stesso – quello di far tornare il 4 ottobre giorno di Festa nazionale (come lo era fino al non lontanissimo 1977). Se ne avrà percezione dal 2027, visto che il 4 ottobre 2026 cadrà di domenica.

Quest’anno in preparazione al centenario del 2026 sarà anche un tempo prezioso per godere di tanti contributi che vengono proposti da più voci: già in questi giorni si moltiplicano le uscite editoriali di testi su san Francesco da parte di laici (Barbero[1], Cazzullo[2]), frati (Fusarelli ofm[3], Salonia ofm capp[4]), sacerdoti (Epicoco[5])… e papi! (papa Francesco[6]).

È comunque ancora san Francesco a metterci nell’unica, corretta ed autentica prospettiva per “vivere” il ricordo della sua “morte”. Il segreto della sua preziosa e altissima esperienza umana e spirituale scaturisce anche dalle ultime parole consegnate ai frati che lo attorniavano nel letto del dolore fisico e della morte quel 3 ottobre 1226: “Io ho fatto la mia parte; la vostra, Cristo ve la insegni!” (San Bonaventura da Bagnoregio, Leggenda Maggiore di San Francesco d’Assisi, XIV,3 : FF 1239).

fr. Andrea Vaona ofm conv, Assistente OFS Veneto



[1] Alessandro Barbero, San Francesco, Editori Laterza.

[2] Aldo Cazzullo, Francesco. Il primo italiano, Harper Collins.

[3] Massimo Fusarelli, Francesco d’Assisi. Una vita inquieta, Rizzoli.

[4] Giovanni Salonia, In nuda e santa terra. L’incontro con sorella morte, San Paolo Edizioni.

[5] Luigi Maria Epicoco, Francesco e Chiara. La gratitudine di un uomo e la rivoluzione di una donna, Edizioni Messaggero Padova.

[6] Papa Francesco, Il mio San Francesco. Colloquio con il Card. Marcello Semeraro con una Lettera di papa Leone XIV, Edizioni Messaggero Padova.

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