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domenica 13 marzo 2022

#lecosedellascuola - 2 - LA MATITA

 #lecosedellascuola - LA MATITA


Rigorosamente 2B è stata la prima compagna di avventure tra fogli a quadretti, a righe o fogli bianchi.
Forse pure lei si annoiava un po' a fare staghette, circoli, ghirigori, greche... ma di fatto ci ha insegnato a scrivere.
Non la ricordo con la gommina in fondo: semplicemente perché il fondo lo ricordo un po' mordicchiato nei momenti trasognati o di tensione. Il gusto non era buono in sé... ma aveva un suo perché: sapore della scienza e studio?
Divertente era usare il temperamatite: era una sfida fare i trucioli più lunghi... La delusione era somma quando - mentre temperavi - scoprivi la mina rotta, e dovevi ricominciare, e accorciare la matita. Qualcuno aveva anche dei tubicini/canotti dove infilare i mozziconi per consumarla tutta; altri amavano le mini-matite, piccole e appuntite! Del resto il loro accorciarsi diventava la testimonianza evidente che il tempo-giorni passavano mirando alle prossime vacanze...
I fratelli nobili erano i Pastelli: in genere 12, nella loro scatolina di cartone che faceva imparare a generazioni e generazioni di italiani chi fosse Giotto e Cimabue. Chissà perché avevano la mania di cadere dal banco, rotolando a causa delle nostre distrazioni. Un bel guaio, perché le mine si rompevano più che nella 2B di grafite grigia: temperarle era talvolta una penitenza. A fine anno scolastico ci si domandava quanti disegni avessero colorato e come mai alcuni colori erano quasi inutilizzati ed altri sfiniti da mille tronchi d'albero marroni, fronde verdi, soli gialli, cieli azzurri, notti nere, mari blu, fiori rossi, mamme e papà e fratelli dall'incarnato rigorosamente rosa, etc etc etc Non so voi, ma il pastello viola era uno dei sopravvissuti ad ogni anno scolastico!
Si narrava anche della famosa e mitologica matita bifronte rossa/blu usata dalle maestre per le correzioni. Per carità, conosciuta e vista lo era, ma ormai le maestre degli anni settanta correggevano con la biro rossa... indelebile! come il ricordo di un voto bello e talvolta di uno brutto

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