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mercoledì 27 dicembre 2023

errori e orrori non-francescani

post creato nel 2015
aggiornamento 01/11/2024 ]

E' triste, ma su internet e sui social troviamo spessissimo aforismi e citazioni errate o aneddoti fantasiosi riferiti a varie personalità e personaggi del passato o del presente (ad esempio papa Francesco). Il problema è molto serio, nonostante c'è chi si sforzi di segnalare gli errori.

Come è da immaginarsi nei siti o nei social si propagano "viralmente" anche frasi attribuite a san Francesco d'Assisi, ma che non risultano assolutamente né tra i suoi scritti né tra i detti che troviamo nelle sue biografie.

la più VERA
citazione FALSA
di s.Francesco 
C'è da dire che ci sono volute decine e decine di anni di studio di molti studiosi - religiosi e laici - per studiare il vastissimo materiale della tradizione francescana e quello relativo agli scritti attribuibili a Francesco d'Assisi: tutto è confluito in testi ormai di riferimento, come l'edizione critica dei suoi scritti e il materiale molto vasto contenuto nelle Fonti Francescane. Ignorare il loro lavoro è semplicemente ignoranza. Di sicuro sarà possibile che in futuro si scoprano testi inediti (è avvenuto anche relativamente recentemente con il testo di Francesco "Audite poverelle" scoperto nel 1977): nel frattempo fidiamoci di quanto fino ad oggi è stato riconosciuto valido e non fidiamoci troppo del "web".

Ciò che duole è la difficoltà nel correggere gli errori pubblicati: quando segnalati, spesso la risposta è seccata, perché "la frase è bella!...". Oppure c'è chi evoca i "complotti" della Chiesa che fa sparire i documenti (qui un esempio!)...

Un confratello, saggiamente, per sdrammatizzare dice: "spiritualità francescana da Baci Perugina"... cosa che si è verificata pure vera!!
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Proviamo qui a raccoglierle per portare un po' di ordine e verità...:
  • Dove possibile rimandiamo ad approfondimenti on-line.
  • In genere la sentenza "non è di San Francesco d'Assisi" significa che la citazione come riportata e divulgata non è presente nella documentazione attuale di Fonti Francescane (ultima edizione) oppure delle edizioni critiche degli Scritti di San Francesco d'Assisi. 
  • Se qualcuno avesse informazioni da condividere per attribuire le frasi correttamente scriva pure a cb.griphus @ gmail.com :-) 


P.S. - Qui un buon pezzo di Arnaldo Casali su Avvenire per cercare di ricomporre e approfondire. Ma di sicuro non riporta tutte le bufale (molte inverosimili!), piuttosto ne seleziona alcune che meritano di essere sminuite di fronte all'intuizione più profonda e bella contenuta nei testi di s.Francesco. https://www.avvenire.it/chiesa/pagine/tutte-le-cose-che-san-francesco-non-ha-mai-detto-ma-che-tutti-citano 


lunedì 25 dicembre 2023

DiversaMente Dialogando con fra Andrea Vaona: “Lettera di Natale a noi stessi bambini”

 

DiversaMente
Dialogando con fra Andrea Vaona:
“Lettera di Natale a noi stessi bambini”

di Manuela Marzo - 
https://www.corrieresalentino.it/2023/12/diversamente-dialogando-con-fra-andrea-vaona-lettera-di-natale-a-noi-stessi-bambini/

25 Dicembre 2023 08:00

Partiamo da Francesco d’Assisi. 800 anni dal Presepe di Greccio: qual era il messaggio di Francesco in riferimento al Natale in quel tempo?

Francesco d’Assisi nel Natale del 2023 a Greccio dimostrò di essere molto “moderno e attuale”: come ci racconta il biografo Tommaso da Celano, Francesco chiese aiuto e collaborazione di amici perché «vorrei fare memoria di quel Bambino che è nato a Betlemme, e in qualche modo intravedere con gli occhi del corpo i disagi in cui si è trovato per la mancanza delle cose necessarie a un neonato; come fu adagiato in una mangiatoia e come giaceva sul fieno tra il bue e l’asinello» (FF468). Il desiderio di Francesco di seguire Gesù Cristo povero e crocifisso lo porta a desiderare di contemplare con occhi umani l’umanità tenera e indifesa di un Dio onnipotente, così “onnipotente” (ossia letteralmente “che fa qualsiasi cosa”)…da farsi persino uomo e bambino, per entrare nelle vene della storia e salvare l’umanità. Vedere, toccare, contemplare: desideri attualissimi in tempi di domanda di senso religioso che va oltre le parole o gli slogan stereotipati. Ce lo insegnava già san Giovanni evangelista nell’esordio meraviglioso della sua Prima lettera (1Gv 1,1-4).