Per chi scrive c'è sempre un senso di gratitudine e di sentirsi in debito nei confronti di san Marco, in particolare dal 3 novembre 2001...
Tra le pagine del vangelo di nostro Signore da lui narrato ce ne sono alcune esclusive di Marco (ossia non riprese poi anche da Mt e Lc): il cieco di Bestsàida è una di queste.
A metà del percorso narrativo, prima della domanda chiave di Gesù ai discepoli («e voi chi dite che io sia?») il racconto di una guarigione della vista in più fasi... parabola della pazienza nel 'guarire' nella vista della fede: dove non basta "vedere alberi che camminano".
E non c'è guarigione senza "essere presi per mano", "essere condotti fuori", "essere toccati" persino da volgare saliva...
Grazie, Marco, per esserti ricordato anche questi particolari per noi, per me.
#sanmarco #bibbiafrancescana
spazio di condivisione di materiali di fr. andrea v. ofmconv
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"gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date" (Mt 10,8)
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sabato 25 aprile 2015
domenica 12 aprile 2015
trentamila e dintorni
Questa curiosa cifra non corrisponde a centoundicibilioni... bensì in codice binario - quello in uso al pc - al numero decimale trentamila.
Da poche ore il blog ha superato i 30.000 visitatori. Come se tutti gli abitanti di Belluno, oppure Rovigo, oppure Chioggia, oppure Mirano, opuure Vittorio Veneto, oppure... fossero passati tutti di qui.
Speriamo abbiano trovato qualcosa di interessante.
E che non ci sia nulla di infernale come cita la Treccani:
Ad majora...
sabato 11 aprile 2015
Passaggi - articolo per "Lungo la strada"
Nella vicenda di Gesù di Nazareth – alcuni secoli dopo gli eventi evocati poco fa – torna la centralità della Pasqua in quanto si ripete e amplifica il senso del “passaggio”: Dio agisce nel Figlio unigenito, passando tra l’umanità e addirittura passando veramente attraverso l’esperienza della morte corporale… ma ritrovando pure la vita nella resurrezione, e promettendo questo per quanti crederanno in Lui.
giovedì 9 aprile 2015
Gesù in persona stette in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!» – Lc 24,36
Il saluto è inequivocabile: “Pace a voi!”. Sono le prime parole rivolte agli amici ritrovati dopo le drammatiche ore della passione. Dopo i loro tradimenti, dopo i loro abbandoni… non parole di rimprovero o giudizio o condanna, ma : “Pace a voi!”.
mercoledì 8 aprile 2015
«Allora i loro occhi si aprirono e lo riconobbero» – Lc 24,13-35
La liturgia odierna ci fa tornare “sui passi di Emmaus” insieme a Clèopa ed il suo misterioso compagno senza nome (possiamo metterci il nostro di nome: …non siamo forse umanamente tutti noi “compagni” di Clèopa? Nelle nostre delusioni, nelle nostre paure…). La lettura evangelica infatti ripete per i distratti il vangelo della celebrazione vespertina della domenica pasquale…
La bellezza del racconto è sconvolgente per i tanti e tanti temi vitali ed evangelici che si raccolgono in poche righe, in pochi passi…